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(Matricaria chamomilla L.) Trattamento a lungo termine nel disturbo d’ansia generalizzato: un trial clinico randomizzato.

Principali risultati descritti nel lavoro e conclusioni:

La camomilla (Matricaria chamomilla L.) è uno dei rimedi erboristici più usati nel mondo ed è inclusa nella farmacopea di 26 paesi. Una ricerca scientifica di base suggerisce che la camomilla, grazie ai diversi suoi componenti flavonoidi, ha attività ansiolitica e antidepressiva. Anche se essa è ampiamente utilizzata in tutto il mondo come agente calmante,
la ricerca negli esseri umani è piuttosto limitata. Uno studio controllato randomizzato ha dimostrato una riduzione significativa dei sintomi di ansia generale rispetto al placebo
dopo 8 settimane di terapia mentre in questo studio, randomizzato e controllato con placebo, di 38 settimane, si è visto che i pazienti trattati con la camomilla presentavano
maggiore benessere psicologico rispetto ai placebo, e che l’assunzione a lungo termine di 1500 mg di estratto di camomilla sembrava non avere alcun effetto negativo, quindi
essere sicura, con anche profili potenzialmente desiderabili di peso e pressione sanguigna rispetto al placebo. I costituenti dell’estratto di camomilla possono influenzare
l’attività dell’asse ipotalamo-ipofisi-adrenocorticale (HPA) che modula i sintomi depressivi; durante lo stress cronico si osserva una minore attività dell’asse HPA con conseguente maggiore attivazione del cortisolo. In uno studio comportamentale sui bovini, sono stati esaminati gli effetti della camomilla sullo “stress da manipolazione” nei vitelli; gli animali sono stati stressati per diversi giorni e divisi in 2 gruppi, uno alimentato con camomilla e uno no, e in quello che assumeva camomilla si è osservata una riduzione dei livelli
di cortisolo, suggerendo che la camomilla può esercitare sia un effetto ansiolitico che antidepressivo attraverso la modulazione dell’asse HPA.

COMMENTO:

Oltre alla sua attività ansiolitica primaria in soggetti con disturbo d’ansia generalizzato (GAD), l’estratto orale di M. chamomilla può anche mostrare capacità nel ridurre dei sintomi depressivi in soggetti con GAD depressi. Si potrebbe quindi affermare che è possibile che la M. chamomilla possieda un’attività antidepressiva primaria, anche se sono comunque necessari futuri studi clinici controllati su soggetti con depressione primaria per convalidare questa osservazione.

Jun J Mao 1 , Sharon X Xie 2 , John R Keefe 3 , Irene Soeller 4 , Qing S Li4 , Jay D Amsterdam 5
1 Bendheim Center for Integrative Medicine, Memorial Sloan Kettering Cancer Center, 1429 First Avenue,
New York, NY 10021, United States. Electronic address: maoj@mskcc.org.
2 Department of Biostatistics and Epidemiology, Perelman School of Medicine, University of Pennsylvania,
Philadelphia, PA, United States.
3 Department of Psychology, School of Arts and Sciences, University of Pennsylvania, Philadelphia, PA,
United States.
4 Department of Family Medicine and Community Health, Perelman School of Medicine, University of
Pennsylvania, Philadelphia, PA, United States.
5 Department of Psychiatry, Perelman School of Medicine, University of Pennsylvania, Philadelphia, PA,
United States.