0

Olivo…e la pressione va giù

Si utilizzano le foglie di Olea europaea L. varietà europaea, albero o anche
arbusto perenne, estremamente longevo. Contiene composti polifenolici come flavonoidi e composti simil-fenolici come glicosidi secoiridoidi, presenti unicamente nelle piante della
famiglia delle Oleaceae, di cui il più attivo sembra essere l’oleuropeina [Figura
12]. Nella monografia l’EMA riporta l’uso tradizionale delle foglie essiccate per il
trattamento dell’ipertensione e per gli effetti diuretici. Oltre alle attività
antiossidanti dei flavonoidi, consolidate ormai da un’ampia letteratura scientifica,
la droga dimostra in vitro un meccanismo di azione vasodilatante per il blocco dei
canali del calcio della muscolatura liscia. Una metanalisi del 2015 in cui non viene impiegata la
droga della pianta, ma il frutto, suggerisce un lieve miglioramento dei fattori di
rischio cardiovascolari e una significativa riduzione della pressione arteriosa
sistolica nei pazienti che assumevano regolarmente con la dieta olio di oliva.
Infatti, rispetto ad altri programmi dietetici, il regime dietetico detto mediterraneo
è stato associato ad una riduzione dei fattori di rischio delle malattie
cardiovascolari
. Gli effetti sono stati attribuiti in gran parte al consumo di olio
d’oliva extravergine, in particolare, alla componente fenolica. Le foglie di Olea
europaea contengono una concentrazione molto più elevata di composti fenolici
rispetto al frutto e all’olio.
Questo ha spinto ad indagare maggiormente le
proprietà delle foglie della pianta. Gli studi a sostegno dell’efficacia delle foglie di
olivo sono ancora davvero pochi, ma risultano promettenti. Nel 2017, è stato
pubblicato uno studio controllato, randomizzato, in doppio cieco, crossover, nel
quale l’estratto di foglie di olivo assunto per sei settimane ha dimostrato di ridurre
la pressione arteriosa e i lipidi plasmatici
e di migliorare la funzione endoteliale in
60 pazienti maschi, in condizione di pre-ipertensione51, con età media di 45 anni.
In particolare, si è osservata una riduzione significativa della pressione arteriosa,
dei trigliceridi, del colesterolo totale, del colesterolo LDL e dell’interleuchina-8,
mediatore dell’infiammazione, rispetto al gruppo di controllo. L’uso dell’olivo
non provoca effetti indesiderati e non sono riportate controindicazioni.