Rooibos, buono, aromatico e….senza caffeina
Il Rooibos o tè rosso (Aspalathus linearis) è utilizzato nel DIDREN concentrato sotto forma di estratto e nella TISACELL sia filtri che sfusa come foglia essiccata.
E’ un arbusto originario della provincia del Western Cape in Sud Africa. La bevanda che si ottiene dall’infusione delle foglie e dei rami giovani è tra le più popolari per le persone attente alla salute: in quanto, è privo di coloranti, additivi, e caffeina, ed è ricco di antiossidanti. La bevanda Rooibos risulta essere benefica per il sistema digestivo, è utilizzata tradizionalmente nel trattamento di spasmi, diarrea e altri disturbi gastrici lievi.
Il tè rosso ha un odore particolarmente aromatico ed un sapore leggermente astringente.
I rametti sono raccolti a mano, vengono radunati a mazzi e pressati sui rulli, successivamente vengono distesi e coperti da teli per varie ore per favorire la fermentazione; dopo questo processo acquisteranno la colorazione rossa.
Costituenti e proprietà
Nei rametti e nelle foglie aghiformi dell’ Aspalathus linearis sono presenti diversi gruppi di costituenti chimici:
- Flavonoidi, che è il gruppo prevalente: soprattutto didrocalconi come notofagina e aspalatina, ed il flavonoide a tre cicli chrysoeriol;
- altre sostanze antiossidanti vitamina C simili;
- tannini circa l’1%;
- sali minerali (espressi per 100 ml): soprattutto ferro (0,035 mg), calcio (0,54 mg), fluoro (0,11 mg), magnesio (0,78 mg), potassio (3,56 mg), sodio (3,08 mg);
Attività antiossidante
È stato eseguito uno studio sul potenziale antimutageno ed antiossidante dei flavonoidi del tè rooibos . Sono stati analizzati dei campioni di tè rosso durante le varie fasi della sua lavorazione e si è visto l’effetto che avevano su Salmonella typhimurium.
Dieci campioni casuali sono stati raccolti prima e dopo la fermentazione, così come dopo l’essiccazione al sole, la setacciatura, e la pastorizzazione a vapore. I risultati hanno riportato che i potenziali antimutageno e antiossidante sono diminuiti nelle varie fasi della lavorazione, ma più di tutti durante la fermentazione. Più precisamente, è diminuita soprattutto la proprietà antimutagena e non quella antiossidante.
Secondo alcune ricerche scientifiche ad alcuni topi è stato somministrato tè di rooibos invece di acqua ed hanno analizzato un’attività a livello del DNA: pare che riesca a proteggere i danni alla catena nucleotidica provocati dai radicali liberi, tra cui anche l’invecchiamento. Ciò grazie ai flavonoidi notofagina e aspalatina.
Attività epatoprotettiva
Sempre nei topi di laboratorio si è osservato che il rooibos aiuti nella rigenerazione del tessuto epatico dopo una prolungata intossicazione.
Rispetto ai topi a cui è stata somministrata acqua durante il periodo di rigenerazione, il gruppo di topi che ha assunto rooibos ha mostrato un tessuto meno fibrotico nel fegato. Gli autori della ricerca concludono che il tè rooibos può essere raccomandato non solo per la prevenzione ma anche come coadiuvante nelle terapie dove sono in corso malattie del fegato.
Il tè rooibos a differenza del tè verde (Camellia sinesis), non contiene caffeina e per questo la tisana di rooibos può essere assunta senza problemi anche prima di coricarsi.