Proprietà biologiche dell’Olivello Spinoso

Proprietà biologiche dell’Olivello Spinoso

L’olivello spinoso (Elaeagnus rhamnoides (L.) A. Nelson, SBT) è una pianta selvatica, per secoli usata come medicina per il trattamento di diverse malattie, con un grande potenziale positivo come pianta terapeutica; diversi composti bioattivi presenti nelle bacche e nelle foglie, fresche o secche, sono di particolare interesse per i ricercatori.

E’ ricco di vitamine A, B1, B12, C, E, K e P, flavonoidi, licopene, carotenoidi, fitosteroli, acido folico, acido palmitoleico, calcio, ferro, fosforo, magnesio, potassio e sodio.

Tale pianta abita una vasta area che include buona parte dell’Europa, prediligendo soprattutto le regioni costiere, dato che necessita di molto sole e possiede un’ottima resistenza alla salsedine; mentre sul territorio asiatico è possibile trovarlo nelle zone semi-desertiche della Cina e della Mongolia, laddove altre piante non possono sopravvivere a causa del clima eccessivamente asciutto. In genere questa pianta può crescere spontaneamente fino a raggiungere i cinque o sei metri di altezza, occupando anche svariate zone subalpine (fino ai 1500 m di altitudine), favorendo in particolar modo i luoghi soleggiati lungo gli argini dei torrenti.

Negli ultimi anni, molti studi ne hanno dimostrato le proprietà radioprotettive, antinfiammatorie, immunomodulanti e anti-obesità. L’estratto di ramoscello ha inoltre un’azione anti-virulenza, capacità di modulazione dello stress ossidativo e di modulazione delle proprietà emostatiche del plasma.

Le foglie di olivello spinoso sono una ricca fonte di gruppi fenolici ed è stato dimostrato che non mostrano citotossicità o effetti avversi con la somministrazione orale.

Interessante è l’azioni protettive sul sistema cardiovascolare; si osserva un’azione inibitoria sulla perossidazione lipidica e carbonilazione delle proteine ​​nel plasma.

Gli estratti di foglie non hanno solo effetti antiossidanti, ma anche citoprotettivi e antibatterici, inoltre, modulano il danno al DNA mediato dalle radiazioni gamma e le alterazioni epatiche.

La frazione fenolica previene i danni ossidativi alle proteine ​​e ai lipidi e offre una protezione significativa contro i danni al fegato. Inoltre, protegge le cellule neuronali e inibisce la rapida proliferazione delle cellule di glioma, probabilmente inducendo i primi eventi di apoptosi.

Pochi costituenti fenolici possono essere assorbiti direttamente nel tratto gastrointestinale in quanto, durante il loro passaggio attraverso il tratto gastrointestinale, vengono idrolizzati dagli enzimi microbici e intestinali, venendo parzialmente decomposti. Altra capacità dimostrata è quella di riuscire a controllare i processi di coagulazione; prolungano il tempo di coagulazione, unità di misura per misurare l’efficienza del meccanismo intrinseco di attivazione della protrombina, mostrando attività anticoagulanti.

Le differenze nelle attività biologiche (proprietà antiossidanti e anticoagulanti) dei diversi estratti, sono date dalle diverse concentrazioni dei composti fenolici contenuti: antociani, procianidine, flavonoidi e acidi fenolici possono avere il massimo impatto benefico sui disturbi cardiovascolari.

Fonte:

Skalski B, Kontek B, Lis B, Olas B, Grabarczyk Ł, Stochmal A, Żuchowski J.

Biological properties of Elaeagnus rhamnoides (L.) A. Nelson twig and leaf extracts.

BMC Complement Altern Med. 2019 Jun 25;19(1):148.

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