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Mirtillo nero nell’insufficienza venosa

Gli estratti di Mirtillo Nero si comportano da “scavengers” dei radicali liberi ed inibiscono l’aggregazione piastrinica, un effetto che potrebbe essere legato alla capacità degli antocianosidi di potenziare l’attività della prostaciclina (un agente antiaggregante piastrinico). Inoltre, questi estratti diminuiscono la permeabilità vascolare e migliorano il tono venoso ed il flusso ematico. Gli antocianosidi sono considerati i composti farmacologici più importanti. Questi composti provocano delle variazioni ritmiche del diametro dei vasi
del microcircolo (che i traduce in una regolarizzazione del flusso ematico e della formazione del liquido interstiziale) e migliorano i disturbi funzionali
dei vasi sanguigni, specialmente dei vasi capillari stimolandone la capacità riparatrice e stabilizzando le fibre di collagene (con aumento della sintesi).
L’attività vasoprotettiva degli antocianosidi sembra essere superiore a quella dei flavonoidi.
Le potenziali proprietà benefiche del mirtillo in pazienti con insufficienza venosa cronica sono state riassunte in una rassegna di studi clinici non controllati, mediante
l’analisi degli studi eseguiti tra il 1979 ed il 1985, per un totale di 568 pazienti. Questi studi hanno evidenziato 1’efficacia del mirtillo nel ridurre la
sintomatologia e nel migliorare sia la microcircolazione venosa che il drenaggio linfatico. E’ stato recentemente dimostrato che l’assunzione regolare di
mirtillo può essere importante nel ridurre il rischio di malattia cardiovascolare attraverso una riduzione dei livelli ematici di colesterolo
LDL e l’incremento dei livelli di colesterolo HDL (26). Infine, si deve ricordare che gli antocianosidi di V. myrtillus sono adoperati nei casi di
disturbi della visione notturna.