L’efficacia di un estratto di zafferano aggiunto a farmaci antidepressivi per il trattamento dei sintomi depressivi persistenti negli adulti: uno studio randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo

L’efficacia di un estratto di zafferano aggiunto a farmaci antidepressivi per il trattamento dei sintomi depressivi persistenti negli adulti: uno studio randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo

I farmaci antidepressivi, come gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) e gli inibitori della ricaptazione della serotonina e della noradrenalina (SNRI), sono quelli maggiormente utilizzati per gli adulti con disturbi depressivi. Mentre da un lato questi interventi hanno dimostrato efficacia, dall’altro una percentuale significativa di individui ottiene scarsi benefici, come indicato dai tassi di remissione pari al circa 60% e 30%, rispettivamente Per migliorare l’efficacia del trattamento, spesso i medici ricorrono all’aumento della dose, alla sostituzione del farmaco con un altro alternativo o alla somministrazione aggiuntiva di un farmaco psicotropico. Mentre questo può essere associato a una migliore efficacia del trattamento nel tempo, continua ad esserci una percentuale significativa di pazienti sintomatici e a questo si aggiungono i problemi associati all’aumento della dose, causando un rischio crescente di effetti avversi. Questo è un problema significativo poiché gli effetti collaterali sono un motivo comunemente citato per l’interruzione del trattamento.

Lo zafferano, una spezia derivata dagli stimmi del fiore Crocus Sativus, è stato studiato come antidepressivo naturale negli adulti con depressione da lieve a moderata in oltre 20 studi randomizzati. I risultati di diverse meta-analisi hanno confermato che ha una maggiore efficacia rispetto ad un placebo, con effetti notevolmente positivi, ed in alcuni casi, in un confronto con farmaci, è stata anche dimostrata una efficacia simile.

Dati questi risultati positivi, lo zafferano si presenta come un possibile complemento agli antidepressivi farmaceutici per migliorare i risultati del trattamento e possibilmente ridurre gli effetti collaterali negativi. Diverse ricerche suggeriscono che lo zafferano può essere un’opzione benefica aggiunta anche se i risultati sono stati delle volte incoerenti e compromessi dalle piccole dimensioni del campione studiato (n = 40) e dalla breve durata del trattamento.

L’obiettivo di questo studio in particolare era invece di investigare sugli effetti antidepressivi aggiuntivi di un estratto di zafferano standardizzato (affron®) negli adulti con depressione persistente, attualmente in trattamento con un antidepressivo farmaceutico. Questo studio rispetto alle ricerche precedenti ha reclutato un campione più grande e sono stati esaminati gli effetti dello zafferano per una durata di trattamento più lunga. Inoltre, sono stati studiati gli effetti dello zafferano sugli effetti avversi e sulla qualità della vita. In questo studio di otto settimane, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, l’efficacia antidepressiva di un estratto di zafferano standardizzato (affron®), usato come coadiuvante di antidepressivi farmaceutici in adulti con depressione persistente, è stata dimostrata dal MADRS (Montgomery-Åsberg Depression Rating Scale) valutato dal medico. Sulla base dei MADRS, i sintomi depressivi più comunemente usati, classificati dal medico, sono diminuiti del 41% nei partecipanti che assumevano zafferano rispetto al 21% in quelli che assumevano un placebo. Si sono verificati miglioramenti sintomatici in termini di qualità del sonno, iniziativa / motivazione e interesse / piacere nelle attività, sebbene siano necessarie ulteriori convalide poiché queste osservazioni si basano su valutazioni di singole domande. Durante le settimane da 4 a 8, gli effetti avversi valutati dall’ASEC sono diminuiti nei partecipanti che assumevano zafferano, ma si sono intensificati nei partecipanti che assumevano il placebo. Tuttavia, questo risultato deve essere interpretato con cautela in quanto le discrepanze nei punteggi di base possono spiegare le differenze nei punteggi ASEC nel tempo. Non è stato possibile esaminare adeguatamente gli effetti dello zafferano su specifici sintomi avversi poiché il punteggio ASEC si basa su livelli di gravità di 21 diversi sintomi. Inoltre, non è chiaro se questi miglioramenti siano dovuti all’influenza diretta dello zafferano sugli effetti collaterali degli antidepressivi o ai miglioramenti dell’umore generale. È importante notare che l’ASEC è una misura di self-report, pertanto, le riduzioni rilevate nell’ASEC sono più coerenti con il MADRS valutato dal medico, dove le differenze tra i gruppi in entrambe le misure si sono verificate dalle settimane 4 alle 8. Si ipotizza che gli effetti antinfiammatori e antiossidanti dello zafferano possano spiegare la sua influenza positiva su sintomi problematici sebbene siano necessarie ulteriori ricerche in questo settore.

In termini di cambiamenti nella qualità della vita, non ci sono state differenze significative tra lo zafferano e il placebo, in quanto si sono verificati miglioramenti in entrambe le condizioni. Il modello SF-36 è stato utilizzato come misura della qualità della vita in cui vengono calcolati i punteggi di sottoscala per prestanza fisica, energia / affaticamento, benessere / emotività, dolore e salute generale. I miglioramenti nella maggior parte di queste misure si sono verificati nel tempo e lo zafferano è stato ben tollerato, e nessun partecipante si è ritirato dallo studio a causa di effetti collaterali.

Fonte:

Lopresti AL, Smith SJ, Hood SD, Drummond PD.

Efficacy of a standardised saffron extract (affron®) as an add-on to antidepressant medication for the treatment of persistent depressive symptoms in adults: A randomised, double-blind, placebo-controlled study.

J Psychopharmacol. 2019 Sep 2:269881119867703.

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