Giusta proporzione di curcuminoidi per un’azione gastroprotettiva
Rimedi a base di erbe, con una buona efficacia terapeutica, sono sempre più spesso degli estratti interi o delle miscele complesse di piante e alcuni esempi possono essere lo Zingiber officinale Rosc., Gingko biloba L., Glycyrrhiza glabra L., Hypericum perforatum L., Valeriana officinalis L. L’idea che solo un composto attivo possa essere responsabile dell’effetto terapeutico complessivo di un estratto di erbe non è più così valida, e numerosi studi dimostrano che i metaboliti di solito interagiscono in modo sinergico. Questo spiega la loro efficacia anche con basse concentrazioni dei componenti attivi, e perché hanno un’efficacia migliore rispetto ai composti isolati. La radice di curcuma è stata usata per secoli nella medicina tradizionale ayurvedica e cinese per curare malattie come l’ulcera peptica e le ferite. I principali metaboliti sono la curcumina (CUR), la demetossicurcumina (DMC) e la bisdemetossicurcumina (BDMC), metaboliti che hanno l’effetto anti-infiammatorio e anti-ossidante, con proprietà gastro-protettive in diversi modelli di ulcera.
I singoli curcuminoidi hanno mostrato un’attività gastro-protettiva dose-dipendente contro l’ulcerazione che prevede la formazione di specie reattive dell’ossigeno, grazie all’attività antiossidante di questi, loro principale meccanismo d’azione; se usati in combinazione l’effetto risultava potenziato. Risulta quindi molto importante cercare di mantenere la composizione naturale della radice. In questo studio è stata presa in considerazione un sola patologia, ma probabilmente anche in altre la situazione potrebbe ripetersi. La percentuale dei curcuminoidi risulta cruciale per il potenziamento della loro attività, più delle singole concentrazioni che, anche molto alte, non risultano dare gli stessi effetti benefici.
Fonte:
Orona-Ortiz A, Velázquez-Moyado JA, Pineda-Peña EA, Balderas-López JL, Tavares Carvalho JC, Navarrete A.
Effect of the proportion of curcuminoids on the gastroprotective action of Curcuma longa L. in rats.
Nat Prod Res. 2019 Jul 24:1-6.