Costituenti chimici e attività antiossidante, antinfiammatoria e antitumorale della Melilotus officinalis (Linn.) Pall

Costituenti chimici e attività antiossidante, antinfiammatoria e antitumorale della Melilotus officinalis (Linn.) Pall

 

Melilotus officinalis (Linn.) Pall appartiene al genere Melilotus della famiglia delle Fabaceae, ed è un’erba annuale. È anche conosciuto come trifoglio dolce giallo. Se ne è parlato per la prima volta nell’ottava edizione della “Farmacopea europea”, distribuito in tutto il mondo. Nel Regno Unito era considerato un medicinale contro l’edema e per migliorare la circolazione a livello renale, nei Paesi Bassi, in Germania, Polonia e Austria un farmaco contro l’aggregazione, nonché con proprietà antiossidanti ed epatoprotettive. In Giappone si usa perchè ha un buon effetto nel trattamento del gonfiore post-chirurgico, mentre in Cina, per il trattamento di malattie alla milza, di eviscerazione, difterite e per il trattamento antiparassitario. L’estratto di Melilotus officinalis (Linn.) Pall ha avuto impieghi nella preparazione di farmaci nell’ospedale dell’Università di Jilin ed è stato ampiamente accettato dai pazienti. La ricerca moderna mostra che il Melilotus officinalis (Linn.) Pall contiene cumarine, flavonoidi, steroidi e saponine, acidi fenolici, componenti volatili, grassi, alcoli, acido urico e altri composti chimici, con proprietà antinfiammatorie, antigonfiore e antitumorali, nonché con effetti terapeutici contro emorroidi, tromboflebiti e vene varicose. E’ noto da tempo che la cumarina, gli acidi fenolici, i flavonoidi e le saponine hanno un effetto antinfiammatorio, quindi, gli studi attuali si concentrano sui monomeri di questi composti, e utilizzando degli estratti etanolici al 70% di Melilotus officinalis (Linn.) Pall, sono stati isolati, purificati, identificati, e ne sono stati studiati i meccanismi molecolari, con lo scopo di fornire la base per delle applicazioni cliniche.

 

Identificazione della composizione chimica

Avvalendosi della tecnica della cromatografia, è stato possibile identificare la composizione completa dell’estratto al 70% di Melilotus officinalis (Linn.) Pall: acido salicilico, cumarina, betaina, acido fumalico, acido caffeico, luteolina e quercetina. Sono però stati identificato altri due componenti nuovi, che secondo le analisi, sembrano simili a dei monosaccaridi: D-mannopiranosio e L-ramnopiranosile.

 

Attività biologiche

I derivati dell’acido benzoico mostrano attività antiossidante, attività antinfiammatoria e citotossica. Con diversi studi è stata dimostrata l’attività antiossidante e antinfiammatoria anche degli altri composti.

 

 

Attività antinfiammatoria

Diversi studi hanno dimostrato la capacità di tutte le componenti di regolare la risposta infiammatoria in diverse linee cellulari, stimolate con LPS (lipopolisaccaride della membrana cellulare esterna di batteri gram-negativi, in grado di suscitare violente reazioni infiammatorie). Sono stati riscontrati degli effetti inibitori sul rilascio di NO (ossido nitrico, forte ossidante), TNF-α (fattore di necrosi tumorale α, citochine che stimolano la reazione della fase acuta dell’infiammazione) e IL-6 (interleuchina 6, citochina multifunzionale, sia pro-infiammatoria, sia anti-infiammatoria).

 

 

Attività antitumorale

Altri studi hanno inoltre dimostrato la capacità, dei diversi componenti, nell’inibire la crescita tumorale, utilizzando la linea cellulare tumorale MCF-7. Possono esserci delle differenze tra i vari composti, nel senso che alcuni hanno un potere maggiore rispetto ad altri, ma di base, tutti sono in grado di farlo; la differenza sta anche nelle dosi, e si è visto che bastava aumentarle, per ottenere risultati simili con tutti i componenti. Negli esperimenti, la proteina monitorata era PCNA (antigene di proliferazione nucleare), proteina ad azione di fattore di processività per la DNA-polimerasi-δ, individuata nelle cellule eucariotiche. La struttura di tale proteina è in grado di assumere una peculiare conformazione, la quale le consente di contattare il DNA (DNA clamp) e di promuovere l’azione della polimerasi durante la replicazione. La DNA polimerasi delta è coinvolta nella sintesi di filamenti di DNA danneggiati, rimossi durante la riparazione del DNA. PCNA, consentendo alla DNA polimerasi delta il contatto con il filamento danneggiato, svolge un ruolo importante sia per la sintesi del DNA che per la sua riparazione. I livelli di PCNA diminuivano gradualmente con l’aumentare della concentrazione delle diverse componenti.

 

Conclusioni

Melilotus officinalis (Linn.) Pall è considerato un antinfiammatorio, antigonfiore, antitumorale e con altri effetti farmacologici. I flavonoidi e gli acidi fenolici, di cui la pianta è ricca, hanno mostrato avere delle ottime proprietà antiossidanti, facendola così rientrare nella categoria antiossidanti. Gli acidi fenolici, invece, risultano essere i principali responsabili delle proprietà antinfiammatorie, in grado anche di ridurre gli edemi; infatti, Melilotus officinalis (Linn.) Pall, è spesso usato per trattare il gonfiore, spesso associato alla presenza di tumori, rendendolo così attivo su due fronti nella lotta contro il cancro. Gli studi hanno fatto individuare, poi, la presenza di saponine, con il maggior effetto inibitorio sulla crescita di cellule tumorali, e di acido benzoico, con una buona attività inibitoria sul cancro alla prostata e con una serie di effetti positivi sul trattamento di situazioni cliniche legate alla cattiva circolazione.

 

 

 

 

Articolo tratto dallo studio “Chemical Constituents and Antioxidant, Anti-Inflammatory and Anti-Tumor Activities of Melilotus officinalis (Linn.) Pall.” Liu YT, Gong PH, Xiao FQ, Shao S, Zhao DQ, Yan MM, Yang XW. Molecules. 2018 Jan 29;23(2). pii: E271. doi: 10.3390/molecules23020271.

 

 

 

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