Capacità immunomodulante delle proteine dell’Astragalo
L’Astragalus Membranaceus (AM) è una pianta medicinale tradizionale cinese, con una lunga storia di applicazioni; interessante è studiarne i componenti funzionali per aumentarne ulteriormente i campi di applicazione.
Appartiene alla famiglia delle Leguminose ed è ampiamente distribuita nelle regioni temperate del mondo.
Contiene oltre 126 diversi componenti, come polisaccaridi, monosaccaridi, flavonoidi e alcaloidi, colina, betaina, acido folico, vari aminoacidi e tracce di minerali, e tra tutti questi, i principali componenti attivi sono i polisaccaridi, le saponine, i flavonoidi, gli aminoacidi e gli oligoelementi.
I moderni studi farmacologici hanno dimostrato che la radice dell’Astragalo possiede attività immunostimolanti, toniche, epatoprotettive, diuretiche, antidiabetiche, analgesiche, espettoranti e sedative.
In particolare, per il sistema immunitario, diversi studi hanno dimostrato che la capacità immunomodulante è data dai polisaccaridi, acidi organici, alcaloidi, glucosidi e olio volatili.
I polisaccaridi isolati dall’Astragalo possono influenzare profondamente il sistema immunitario migliorando i livelli di espressione dei geni delle citochine, come l’interleuchina-1 (IL-1), l’interleuchina-6 (IL-6) e il fattore di alfa necrosi tumorale (TNF-ɑ); in uno studi, dove sono stati esaminati gli estratti degli steli e delle foglie di Astragalo, i risultati hanno mostrato che questi hanno favorito la proliferazione dei linfociti, l’aumento della conta delle cellule T e l’attività dei killer attivati dall’interleuchina-2 (IL-2).
Un ruolo importante è anche attribuito alle proteine della piante, in quanto si è visto essere in grado di aumentare significativamente la proliferazione di linfociti splenici, dei macrofagi peritoneali e delle cellule derivate dal midollo osseo (BMDC). Infatti la milza è il più grande organo immunitario che riflette lo stato immunitario sistemico nel corpo umano e svolge un ruolo importante nelle attività anti-infezione e anti-tumorale; la proliferazione dei linfociti della milza è la chiave per attivare le risposte immunomodulatorie cellulari e umorali. I macrofagi peritoneali possiedono molti tipi di funzioni immunologiche, come la difesa immunitaria, la sorveglianza immunitaria, la regolazione immunitaria, la presentazione dell’antigene; la fagocitosi è il primo passo nella risposta dei macrofagi ai microrganismi invasori e l’attivazione della fagocitosi eleva la risposta immunitaria innata. Le BMDC sono le cellule che attivano direttamente le cellule T naive, presentando gli antigeni di membrana, e stimolano, in modo significativo, la proliferazione di queste, quindi avviano la prima risposta immunitaria.
Fonte:
Huang H, Luo SH, Huang DC, Cheng SJ, Cao CJ, Chen GT.
Immunomodulatory activities of proteins from Astragalus membranaceus waste.
J Sci Food Agric. 2019 Jun;99(8):4174-4181.
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