Azione ipoglicemizzante dell’estratto di foglie di olivo

Azione ipoglicemizzante dell’estratto di foglie di olivo

Il diabete mellito è un disordine metabolico caratterizzato da iperglicemia. Trattandosi di una grossa piaga c’è una crescente domanda di utilizzo di prodotti naturali con proprietà anti-diabetica, soprattutto a causa degli effetti collaterali associati all’uso di insulina e agenti ipoglicemizzanti orali. Sono quindi in aumento gli studi atti ad individuare piante con tali proprietà, e l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda particolare attenzione a riguardo. L‘olivo (Olea europaea L., Oleaceae) è un albero sempreverde, longevo, diffuso in varie parti del mondo, e sembrerebbe essere una delle piante con un buon potenziale per il trattamento dell’iperglicemia. Le proprietà medicinali dei prodotti olivicoli si sono concentrate sui polifenoli (in particolare l’oleuropeina e l’idrossitirosolo) che, secondo gli studi su animali e in vitro, hanno proprietà antiossidanti, ipoglicemizzanti, antiipertensive, antimicrobiche e anti-aterosclerotiche.

Negli ultimi anni sono aumentati gli studi fatti su modelli in vivo, in particolare su ratti, dove è stato dimostrato che gli estratti di foglie di olivo sono in grado di abbassare i livelli di glicemia nel sangue, per somministrazione orale, e il meccanismo sembrerebbe agire sul rilascio di insulina da parte del pancreas. Responsabile di questa attività è l’oleuropeina. L’attività ipoglicemizzante di questo composto può derivare da due meccanismi: (a) potenziamento del rilascio di insulina indotta dal glucosio e (b) aumento dell’assorbimento periferico di glucosio; inoltre l’oleuropeina e i tannini delle foglie sono in grado di agire come inibitori dell’ ⍺-glucosidasi, riducendo l’assorbimento dei carboidrati nell’intestino. Nelle cellule epiteliali dell’intestino tenue, potrebbero poi accedere a un trasportatore di glucosio, come un trasportatore di glucosio sodio-dipendente (SGLT1), consentendo in tal modo l’ingresso diretto del glucosio nelle cellule. Degli studi sul genere umano hanno dimostrato la capacità nell’aumentare la sensibilità all’insulina e un aumento dell’attività delle cellule pancreatiche β, che la producono,  del 28%. Si osserva quindi una riduzione dell’area sottostante sia la curva dell’insulina che del glucosio, a dimostrazione dei un miglior controllo, paragonabile a quello osservato con l’impiego di farmaci. Inoltre i risultati sono indipendenti da fattori legati allo stile di vita, come alimentazione o attività fisica, dall’indice di massa corporea e dalla distribuzione del grasso. Certamente il trattamento con estratto di foglie di olivo è associato ad un benefico effetto ipoglicemizzante nei pazienti con diabete. Sicuramente sono necessari ulteriori studi per approfondire i meccanismi di azione e le possibili controindicazioni.

Fonti:

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Olive Oil Nutraceuticals in the Prevention and Management of Diabetes: From Molecules to Lifestyle. Int J Mol Sci. 2018 Jul 12;19(7). pii: E2024. doi: 10.3390/ijms19072024.

Wainstein J, Ganz T, Boaz M, Bar Dayan Y, Dolev E, Kerem Z, Madar Z. Olive leaf extract as a hypoglycemic agent in both human diabetic subjects and in rats. J Med Food. 2012 Jul;15(7):605-10. doi: 10.1089/jmf.2011.0243.

de Bock M, Derraik JG, Brennan CM, Biggs JB, Morgan PE, Hodgkinson SC, Hofman PL, Cutfield WS. Olive (Olea europaea L.) leaf polyphenols improve insulin sensitivity in middle-aged overweight men: a randomized, placebo-controlled, crossover trial. PLoS One. 2013;8(3):e57622. doi: 10.1371/journal.pone.0057622. Eidi A, Eidi M, Darzi R.

Antidiabetic effect of Olea europaea L. in normal and diabetic rats. Phytother Res. 2009 Mar;23(3):347-50. doi: 10.1002/ptr.2629.

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